«Durante lo scorso mercato ho avuto tante offerte, quando ho sentito che mi voleva il Bayern Monaco per me è stato chiaro che avrei continuato lì la mia carriera.La Roma è un grande club in Italia ed è uno dei club con le migliori prospettive in Europa ma il Bayern è tra le prime tre squadre al mondo. Ho voluto Monaco per vincere tanti titoli. Era impossibile rifiutare un'offerta del Bayer. Io e mia moglie siamo felici qui, la città è bella, pulita e accogliente, anche se la gente mi riconosce mi lascia in pace. È molto diverso da quello che succede in Marocco o a Roma, dove per me era impossibile camminare da solo. Al Bayern ho trovato il più alto livello di professionalità in ogni campo. Il livello della squadra è altissimo. Per me non è sempre facile perché non sono ancora fisicamente in gran forma. Giocatori come Lahm, Robben, Alaba e Goetze sono incredibilmente forti. Lahm mi ricorda Totti: sempre nello stesso club, prestazioni sempre di livello superiore e sempre modesti. Questi sono veri campioni».
lunedì 29 settembre 2014
BENATIA : VIA DALLA ROMA PER VINCERE TITOLI
«Durante lo scorso mercato ho avuto tante offerte, quando ho sentito che mi voleva il Bayern Monaco per me è stato chiaro che avrei continuato lì la mia carriera.La Roma è un grande club in Italia ed è uno dei club con le migliori prospettive in Europa ma il Bayern è tra le prime tre squadre al mondo. Ho voluto Monaco per vincere tanti titoli. Era impossibile rifiutare un'offerta del Bayer. Io e mia moglie siamo felici qui, la città è bella, pulita e accogliente, anche se la gente mi riconosce mi lascia in pace. È molto diverso da quello che succede in Marocco o a Roma, dove per me era impossibile camminare da solo. Al Bayern ho trovato il più alto livello di professionalità in ogni campo. Il livello della squadra è altissimo. Per me non è sempre facile perché non sono ancora fisicamente in gran forma. Giocatori come Lahm, Robben, Alaba e Goetze sono incredibilmente forti. Lahm mi ricorda Totti: sempre nello stesso club, prestazioni sempre di livello superiore e sempre modesti. Questi sono veri campioni».
MANCHESTER : TOCCA A LUI...
Fonte: Il Tempo
Iturbe c'è. L'argentino volerà con la squadra
all'insegna di Manchester, ma non partirà titolare, così come Mattia
Destro. Garcia ha scelto il suo trio d'attacco:
Gervinho, Totti e Florenzi. Il tridente, assoluto protagonista
nell'inizio di stagione scorso, verrà proposto per la prima volta in
questa.
domenica 28 settembre 2014
Destro: «Sognavo di fare un gol così Su di me tante polemiche per nulla»
(Il Messaggero di S.Carina)
La premiata ditta colpisce ancora. Destro&Florenzi sempre loro. Decisivi nel successo con il Cagliari, i due si ripetono anche contro il Verona. Stavolta però l’uno-due è di quelli pesanti, visto che la gara contro i gialloblù si era complicata. Raggiante l’attaccante dopo la rete segnata da quasi 40 metri: «Era una cosa che avevo pensato da tanto tempo. Se capita l’occasione, mi ero promesso, è un colpo che voglio provare. E’ arrivata ed è andata bene». Sorride finalmente. E’ forse questo che a volte gli manca e gli viene rimproverato da una piazza che non si accontenta di vederlo puntuale all’appuntamento con il gol.E oltre al sorriso, per una volta Destro ha sfoderato una grinta che non è passata inosservata. È da rivedere l’esultanza dopo la rete, con l’attaccante che scuote Garcia come fosse un orsacchiotto di peluche. Quando gli fanno rivedere le immagini, Destro si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Sono state fatte polemiche per nulla dopo la mia sostituzione contro il Cagliari, il gruppo è stupendo, non c’è nulla da dire». Quello che c’era da chiarire, infatti, lo ha fatto direttamente con il tecnico nei giorni scorsi.
Il centravanti rivive il film della gara: «Garcia ci ha detto di avere molta pazienza perché sarebbe stata una partita molto difficile. Il Verona si difendeva in dieci dietro la linea della palla, trovare la profondità era quasi impossibile, però siamo riusciti a sboccarla e poi l’abbiamo portata a casa. Ora con le squadre che si chiudono è un po’ più complicato». Totti in settimana lo aveva paragonato a Russel Crowe: «Se lo dice il capitano, ci può stare». E’ felice, si vede. Ora sotto con la Champions: «Andiamo avanti per la nostra strada, giocando partita per partita». Anche perché così facendo, al momento la Roma ha fatto en-plein: 5 vittorie in campionato (9 gol fatti e uno subito) e un successo in Europa contro il Cska.
sabato 27 settembre 2014
ROMA,NAPOLI E JUVENTUS CONTRO LOTITO ! ! !
Episodio di tensione nell'assemblea di Lega di ieri. Si è discusso delle seconde squadre con Claudio Lotito impegnato in un lungo monologo per var valere le sue ragioni, favorevoli invece alla multiproprietà dei club. Quando l'AD della Juventus Giuseppe Marotta ha provato a interromperlo, il presidente della Lazio si è rifiutato di concedergli la parola dichiarando "io parlo solo con i miei colleghi (presidenti, ndr)", provocando l'uscita dall'assemblea della stessa Juventus, della Roma e del Napoli. C'è stato anche un tentativo di calmare le acque da parte di Mauro Baldissoni, che ha portato solo a uno scambio di battute: da una parte Lotito ha rivendicato l'esito delle ultime elezioni in FIGC, dall'altra il DG romanista ha fatto notare che se tre società col fatturato così alto lasciano l'assemblea, qualche problema evidentemente c'è. A riferirlo è Il Tempo oggi in edicola. (www.vocegiallorossa.it)
La Roma prepara una festa doppia
(Il Messaggero di U. Trani)
Quel che sarà, da qui a nove giorni, affascina. L’attesa lievita, in città e a Trigoria. Più che comprensibile. Il City, martedì a Manchester, e la Juve, domenica 5 ottobre a Torino: le due tappe della prossima settimana sono già al centro del pianeta Roma. «Io però penso solo al Verona. Le altre partite per me non esistono». Garcia si ferma all’Olimpico e non va oltre, anche se le due trasferte serviranno per testare le ambizioni in Champions e nella lotta al titolo: appuntamento oggi pomeriggio, alle 18, contro la formazione di Mandorlini per consolidare il primato in classifica e aspettare, in serata, il risultato dei campioni d’Italia, in campo a Bergamo alle 20,45, contro l’Atalanta. «I miei giocatori hanno già dimostrato, prima del debutto in coppa, di essere con la testa solo al campionato e quindi al match di Empoli. Tutte le gare per noi sono ugualmente importanti».
CENTO DI QUESTI GIORNI - Se Totti festeggia i suoi primi 38 anni, il francese vuole contare fino a 100 punti che, battendo il Verona, diventerebbe il suo raccolto da quando frequenta la serie A: ne ha conquistati 85 nel campionato scorso e, con il 4 su 4 di questo inzio torneo, adesso è già a 12. Rudi svicola: «Non penso che noi e la Juve faremo tanti punti come l’anno scorso: ci saranno altre squadre che lotteranno al vertice. Siamo comunque alla quarta giornata e, anche se siamo avanti noi due, non si possono fare previsioni. L’unico mio avversario è il Verona». Il suo primo, in assoluto, a Roma.
SCELTE COMPLICATE – Garcia si deve affidare ancora al turnover. E più che nelle precedenti partite. Con 8 infortunati (più Curci), non è che possa però cambiare troppo (sempre 5 novità in campionato e 6 in Champions). «Voglio tutti al cento per cento e anche per questo il gruppo sarà identico a quello di Parma. Poi avremo due-tre giorni per vedere se qualcuno torna con noi. Ci penseremo dopo». Il riferimento è all’ex gialloblu Iturbe che ha ripreso a lavorare. Contro il Verona, ecco gli stessi 23 convocati del viaggio in Emilia, compreso il diciottene Verde (ieri 5° gol con la Primavera in 4 partite e 72 minuti giocati contro l’Avellino). La sorpresa, subito o in corsa, può essere Paredes (diventerebbe il 21° utilizzato): a centrocampo i giocatori sono contati, con Nainggolan unico, con De Sanctis, a non aver saltato nemmeno un minuto in 5 partite. «Paredes è pronto per fare il titolare: arriverà il suo momento perché non possono giocare sempre gli stessi. Anche Florenzi può aiutarci. Oppure posso giocare con quattro giocatori più offensivi». Quindi con il 4-2-3-1 che però resta l’opzione di scorta. Le somme le tirerà mezzo al campo, dove come playmaker (di ruolo) ha solo Keita. Guardando quindi a Manchester e Torino, magari senza dirlo. E’ più esplicito, invece, quando difende nuovamente Maicon «leader e campione», e definisce Castan «il guerriero». Il primo c’è, l’altro ancora no.
venerdì 26 settembre 2014
MAGLIA ROMA, ANCORA UN SUCCESSO!
E sono tre ! Una più bella dell'altra, con le vendite che sorridono alla Roma che, probabilmente, non si aspettava un successo così rapido e netto. Così si era espresso Giorgio Brambilla, direttore marketing della società giallorossa a Radio Roma : “E’ un successo importante la vendita delle maglie Nike, durante gli studi si percepiva una voglia di nuovo. Nel primo trimestre le vendite hanno superato le aspettative, quella della Roma è la maglia più venduta in Italia finora. La scelta è ricaduta sulla Nike perché al di là dell’abilità dell’azienda e del look, è un brand globale nel calcio. Questo è fondamentale perché ci aiuta a distribuire il materiale a livello mondiale. Questa scelta era imprescindibile. Sono stato impressionato della seconda maglia in ritiro che ha avuto un successo incredibile. Inoltre tantissimi bambini hanno preso la maglia di Iturbe. Quella di Totti è chiaramente la più venduta di tutte, ma all’estero ha avuto presa anche quella di Cole. Fa sempre piacere vedere la maglia della Roma accanto a quella degli altri grandi club europei. Siamo solo all’inizo perché è una partnership decennale, l’obiettivo è quello di coprire il mondo. La settimana scorsa c’è stata la presentazione di tutte le terze maglie Nike ed è stata realizzata proprio a Roma. Il main sponsor sulle maglie? Mi riallaccio alle parole di Baldissoni, ci stiamo lavorando molto e l’obiettivo è di trovare un brand che riconosca il valore crescente della Roma e ci dia visibilità a livello di immagine. Vogliamo un brand che ci aiuti in altri mercati, lavoriamo giorno e notte. Sono arrivate proposte che però non rispondevano alle nostre esigenze. Si parlava anche di sponsor sulle maglie NBA e c’è stata una sorta di rivoluzione, c’è anche il partito di chi pensa che la maglia sia meglio senza. In due anni che sono qui con la società abbiamo fatto grandissime cose e ne andranno fatte molte altre. Siamo la prima squadra in Italia con un fun village, si cerca di invogliare sempre di più a venire allo stadio. C’è tutto un contorno bello da vivere, ci passo spesso. E’ uno degli elementi sviluppati maggiormente e ce lo portiamo anche in ritiro. Il centro servizi è stato oggetto di visite di colleghi di altri club per capire com’è strutturato. In altre aziende questi esistono, i tifoso ha questo punto di riferimento per la biglietteria e altre esigenze. E’ uno strumento che andrà sviluppandosi anche in altri club. Il mercato non è di diretta competizione, sappiamo bene che la grande sfida è far crescere tutto il sistema. Siamo contenti quando ci copiano delle iniziative, ne siamo orgogliosi e desiderosi di fare meglio. Il lavoro Nike e il nostro presta grande attenzione ai tifosi, il lavoro delle maglie parte 18-20 mesi prima del lancio con una serie di ricerche incentrate sui tifosi. Il mercato locale di Roma è importantissimo, dà una serie di informazioni poi mutate nel prodotto con un processo molto lungo. Il Cuore Sole Village ha aperto durante la Champions, sono passati anche i russi. Vuole dare un segnale di fratellanza e amicizia, il calcio dovrebbe essere questo. C’è una nuova iniziativa che prevede, in zone strategiche della città, queste apette AS Roma con 11 graziose ragazze che fanno pubblicità dei biglietti delle partite. Questo per far sì che sempre più gente venga allo stadio”.
giovedì 25 settembre 2014
MELLI : " IL CAMPIONATO E' UNA SCHIFEZZA... E LA JUVENTUS E' LA PIU' FORTE ! "
"Questo campionato è una schifezza… Ormai c’è solo un po’ di suspance per il terzo posto. Il discorso ormai è Roma-Juve, adesso la curiosità è capire chi è più forte. Per me ora la Juventus ha dato la sensazione di essere più forte, non c’è stata una sola gara dove non abbia vinto agevolemente. I profeti di sventura davano per spacciata la Juve di Allegri, e invece questa squadra gioca anche meglio di prima. La Roma è una bellissima squadra in attesa di capire quando potrà vincere. Ferrari diceva che i secondi sono i primi degli sconfitti. Ora vediamo se la Roma può migliorare il secondo posto dell’anno scorso”. Queste le parole di Franco Melli a Radio Radio.
mercoledì 24 settembre 2014
ROMA, SI CAMBIA !
La Volkswagen passa alla Fiorentina, la Citroen abbraccia la Roma e la cartellonistica già è visibile a Trigoria. Dopo due anni s'interrompe, per incomprensioni, una partnership da 1,2 milioni. Secondo il Messaggero, la Roma avrebbe voluto continuare il cammino chiedendo la presenza del marchio sulle maglie come main sponsor, ad una cifra (chiaramente) più alta. La Volkswagen ha rifiutato lasciando spazio, dunque, alla Citroen. «L’obiettivo è quello di trovare un brand che riconosca il valore crescente della Roma e ci dia visibilità a livello di immagine – ha dichiarato il direttore marketing dell’As Roma, Giorgio Brambilla – Vogliamo un brand che ci aiuti in altri mercati, lavoriamo giorno e notte. Sono arrivate proposte che però non rispondevano alle nostre esigenze. La nostra maglia è la più venduta in Italia, questo ci dà grande soddisfazione».
PEDULLA' : LE ULTIME SU RABIOT
(alfredopedulla.com) – Una richiesta chiara, esosa, fatta apposta per rompere. Circa cinque milioni a stagione, questa la richiesta di Adrien Rabiot al Paris Saint Germain per rinnovare il contratto in scadenza il prossimo giugno. Impossibile da esaudire, uno stipendio da top piuttosto che da diciannovenne promettente e in carriera.
A quel punto si è capito che non ci sarebbero stati margini, fermo restando che dinanzi a una situazione del genere non ci sono certezze assolute. Piuttosto si tratta di una vicenda da seguire giorno per giorno, con la regia della madre Veronique, unica a gestire questa vicenda e un osso durissimo.
La Roma continua a mantenere una moderata fiducia per poter chiudere a gennaio. Ma sa che i soldi dell’Arsenal possono fare sempre la differenza, per questo il monitoraggio è continuo. Le altre, Juve compresa, possono entrare in corsa soltanto a patto di trovare un’intesa con il Psg, ma ad oggi sono in leggero ritardo. A meno che, per una questione di ripicca, i francesi non decidano di farsi male da soli, trattenendo Rabiot senza rinnovo ma fino alla scadenza del contratto.
TUTTOSPORT : SANZIONI PER LA ROMA
Secondo l'edizione odierna di Tuttosport, La Roma (come l'Inter) sarebbe finita nel mirino dell'Uefa per il financial fair play. A giorni arriverà un warning da Nyon con una richiesta di chiarimenti circa i parametri non in regola. La situazione più critica è del club nerazzurro che, nonostante gli sforzi a giugno, ha chiuso con un passivo di 85mln di euro. Meno grave la situazione della Roma che rischia comunque una sanzione economica.
martedì 23 settembre 2014
PRUZZO : " GARCIA ? DEVE COMINCIARE A VINCERE QUALCOSA..."
Parma-Roma, che partita sarà?
"Una sfida che vedrà la Roma nettamente favorita. La differenza tecnica tra le due squadre del resto è veramente notevole".
Cassano potrà essere decisivo?
"Cassano col Chievo ha giocato molto bene, ma un solo calciatore non può decidere l'esito di un incontro. Conta tutta la squadra e la Roma è superiore al Parma".
Emiliani rilanciati dalla vittoria col Chievo? "
Il Parma è una buonissima squadra, anche se ha ceduto alcuni giocatori".
Come giocherà la squadra di Donadoni?
"Credo che cercherà di stare coperta e puntare sulle ripartenze".
Giallorossi in gran forma, come fermarli?
"La Roma e La Juventus stanno dimostrando di essere di un'altra categoria in questo momento, di avere una marcia in più rispetto alle altre".
Si sentirà l'assenza di De Rossi?
"No, direi di no,la rosa è talmente ampia e competitiva che non dovrebbe sentirsi la sua assenza".
E' Rudi Garcia il vero uomo in più della Roma? Si può fare un paragone con Liedholm?
"I paragoni sono sempre scomodi. Credo proprio che la rosa della Roma sia veramente di alto livello. Rudi Garcia dovrà cominciare a vincere qualcosa d'importante, lo scudetto innanzitutto".
Il pronostico di questo incontro?
"Dico Roma ovviamente". (www.ilsussidiario.net)
SABATINI SUGLI INFORTUNI...
"Siamo molto soddisfatti dall’andamento
delle cose, gli infortuni sono di diversa natura dopo due mesi di
atttività molto intensa e non abbiamo alcun tipo di preoccupazione,
anche perché non sono allo stesso tipo di zona muscolare. I giocatori
hanno risentito dell’impegno a cui è stata sottoposta la squadra. Siamo
soddisfatti del rendimento e del lavoro dei preparatori della Roma come
Rongoni. Possono essere dati da situazioni di particolare stress.
Considerate come esempio Iturbe, che è uno scattista che si sottopone a
ripetuti scatti per 90 minuti. E’ tutto previsto, l’attività avevamo
previsto che sarebbe stata complessa e non vogliamo mettere in
discussione l’attività dei nostri preparatori: siamo totalmente sereni. E circa la tournée è tutto evidente e non credo di difendere le scelte della società.
Tutte le società di un certo livello nel mondo si sottpongono a un
genere di attività. O ci si vuole sedere a un calcio importante e
commerciale o si fa un altro tipo di calcio. La Roma ha fatto una scelta
da cui non si può più tornare indietro e anche Chelsea, City hanno
fatto questa scelta. Si può tornare a fare i ritiri a Norcia per 30
giorni senza toccare palloni ma è un calcio romantico che non c’è più."
lunedì 22 settembre 2014
LA RABBIA DI PALLOTTA !
“A causa dei continui rumors riportati dalla stampa inglese su Strootman e il ManUTD vorrei ribadire che Kevin non è sul mercato. La Roma non ha mai preso in considerazione l’eventualità di mettere Strootman sul mercato. La stampa inglese sta sprecando carta, perché Kevin rappresenta un elemento fondamentale per i nostri progetti a lungo termine”.Parole e musica del Presidentissimo James Pallotta.
ROMA, DE SANCTIS CI RIPENSA !
Sembrava essere l'ultimo anno di Morgan De Sanctis tra i pali. Il portierone giallorosso, infatti, già verso la fine dello scorso campionato, aveva palesato l'intenzione di chiudere la sua carrierera. Il portiere (classe '77), in scadenza a giugno, incontrerà Sabatini per parlare di rinnovo e non è escluso che possa decidere di avviare anche una carriera a livello dirigenziale.
domenica 21 settembre 2014
ASSALTO RABIOT
L'Arsenal non molla la presa. Wenger considera il goiellino francese importante per il suo nuovo Arsenal (una formazione mista di campioni già affermati e stelle nascenti). Ma, al contrario di ciò che si scrive in Inghilterra, il giocatore è "bloccato" da Saabtini, forte dell'accordo con il calciatore (e la madre...). In settimana dovrebbe registrarsi un nuovo contatto tra le parti per "definire" la situazione in vista della finestra di mercato di gennaio.
sabato 20 settembre 2014
" HO RIFIUTATO LA ROMA ! "
Queste le parole di Daniele Conti a SportWeek : "Sono alla sedicesima stagione in una squadra che non è stata la mia prima formazione. Vuol dire che mi sono guadagnato la stima del club e l'affetto dei tifosi che hanno capito quanto forte sia il mio attaccamento alla maglia e alla Sardegna. Ho sempre pensato di andar via il più presto possibile dalla Roma: sentivo il peso del confronto con mio padre. Lui era un'altra cosa: io non sono un campione. Però io sono capace di camminare sulle mie gambe".Con Spalletti allenatore, avevo ricevuto un'offerta dalla Roma, ma l'ho scartata subito, come le altre ricevute in questi anni. La mia priorità è sempre stata quella di rimanere a Cagliari". ( tuttomercatoweb.com.)
ROMA, ESORDIO IMPORTANTE...
Nessuno stravolgimento. Nessun cambio tattico e De Rossi al suo posto. Garcia è deciso a non "toccare" la sua creatura e, quindi, a sostituire un centrale difensivo con un altro di ruolo. Spazio a Yanga-Mbiwa che, nei 19 minuti disputati in Champions, aveva evidenziato una buona personalità Una nuova coppia inedita in difesa che, con tutto il rispetto per il Cagliari di Zeman, non dovrebbe correre particolari rischi; un pò di rodaggio casalingo prima dell'insidiosissima trasferta di Parma.
venerdì 19 settembre 2014
Scheletri mano nella mano da 700 anni
(di Eleonora D'Urbano - funweek.it) Stanno facendo il giro del mondo le impressionanti immagini di una altrettanto incredibile scoperta effettuata da un gruppo di archeologi presso la Cappella di Saint Morrell nel Leicestershire, dove sono stati rinvenuti due scheletri abbracciati l’uno all’altro e mano nella mano, risalenti al 14° secolo.Come è successo per gli amanti sotterrati a Modena e nei pressi di un cimitero in Romania qualche tempo fa, ecco un’altra preziosa testimonianza di un amore lungo ormai 700 anni. Gli esperti e i volontari che hanno avuto accesso agli scavi per 4 anni, si sono ritrovati di fronte a questa orpresa inaspettata e si interrogano sul motivo per cui i due corpi – giudicati della stessa età – si trovassero nella contea inglese e per giunta mano nella mano.
Forse dove ora sorge la cappella, prima vi era un edificio romano meta di pellegrinaggio e ai due amanti – cacciati dalla comunità perché malati, criminali o forse stranieri – venne rifiutata la sepoltura nella chiesa principale.
Fitto resta il mistero su cui stanno indagando gli archeologi e enorme è la suggestione di una storia d’amore eterna che vive in un abbraccio reso immortale e ormai noto al mondo intero.
ROMA, TURNOVER ED INFORTUNI
La notte dei sogni di "coppe" e di "campioni" è alle spalle, la Roma -da due giorni-sudia la formazione da opporre all'ex Zeman. Out Astori e Iturbe (con Castan in condizioni precarie), Garcia dovrà ridisegnare la sua difesa. Al centro, quindi, spazio a Yanga-Mbiwa che affiancherà il colosso greco Manolas. Altro dubbio in difesa riguarda il ruolo del terzino: potrebbe andare in panchina Maicon, che lascerebbe spazio sulla fascia destra a Torosidis, con Cole pronto a difendere sulla sinistra. In attacco, con Iturbe infortunato, spazio a Destro, con Gervinho e Florenzi sulle fasce. In mediana torna De Rossi che si riprende il posto e completa il reparto con Nainggolan e Pjanic.
giovedì 18 settembre 2014
ROMA : CHE GUAIO !
Il favoloso esordio europeo lascia, dopo il trionfo, parecchi "feriti sul campo di battaglia : Astori, uscito nel corso del secondo tempo lasciando la Roma in inferiorità numerica, ha riportato un problema al ginocchio. Si tratta di una distorsione e bisogna capire se sono stati interessati i legamenti. Si va da un minimo di tre settimane a un massimo di un paio di mesi. Anche Manolas è uscito malconcio ma, stringendo i denti, dovrebbe esserci contro il Cagliari, accanto a Yanga-Mbiwa. Da valutare anche le condizioni di Iturbe; l'ex Verona potrebbe saltare le prossime due gare di campionato.
mercoledì 17 settembre 2014
COLE, ANCORA FIDUCIA
Garcia ha le idee chiare, anzi chiarissime : Cole non si tocca. Contro il Cska, infatti, gli esterni difensivi saranno ancora l'inglese e Maicon. Per quanto concerne i centrali difensivi, con Castan Out, spazio a Manolas ed Astori (esordio nelle cope europee), a centrocampo ci saranno Keita, Pjanic e Nainggolan (il secondo esordiente europeo). Il terzetto d'attacco è composto da Iturbe (terzo esordiente), Gervinho e l'eterno Totti.
martedì 16 settembre 2014
CHAMPIONS, UN'OTTIMA NOTIZIA !
Nessun problema per Gervinho (fresco di rinnovo sino al 2018) per quanto concerne l'esordio europeo di domani all'Olimpico contro il CSKA. La caviglia è a posto e l'ivoriano sarà regolarmente in campo. Capitolo Castan: out per la Champions, arruolabile per la sfida con il Cagliari di Zeman. Il centrale brasiliano continuerà con la fisioterapia per poi rientrare in gruppo.
lunedì 15 settembre 2014
GARCIA, RIVOLUZIONE CHAMPIONS
Contro il CSKA Mosca il tecnico francese dovrebbe cambiare cinque pedine rispetto alla squadra che, a fatica, ha vinto contro l'Empoli. Dentro Astori, Keita, Totti, Iturbe e Gervinho per Castan, De Rossi, Destro, Florenzi e Ljajic. Dubbio a sinistra dove Holebas potrebbe "insidiare" lo spaesato Cole.
domenica 14 settembre 2014
Manolas gigante difesa inviolata. Benatia… chi?
(di D.Stoppini La Gazzetta dello Sport)
Una giornata vissuta pericolosamente, con il lieto fine dello zero nella casella dei gol incassati. Strane ore, queste, per i difensori della Roma. Uno prima si sente squalificato (per la Champions), poi riammesso, intanto va in campo a Empoli e fa il partitone. E’ Manolas che — copyright Garcia — «ha già capito il nostro modo di difendere». Altra storia: Castan parte titolare, a dispetto di un Astori che sembrava messo meglio. Non solo sembrava: al 29’ del primo tempo si tocca la coscia destra, i flessori fanno le bizze. Ma già da un pezzo s’era capito che non stava bene. Garcia cambia, dentro Astori, la Roma vince. E ride. E ride pure Maicon, l’altra copertina di giornata. Che sta bene, altro che storie. Perché l’insufficienza si giustifica con i gol mangiati, non certo per la prestazione. Maicon c’è, da sabato a sabato, da Miami e Empoli, dalla Seleçao sparita alla Roma riapparsa.
Ciao Benatia Il sottofondo è per De Sanctis, ancora una volta imbattuto: «Il modo migliore per avvicinarci alla Champions è proprio non aver subito gol», spiega Garcia. Che con Maicon ha fatto lo psicologo, ritrovandolo al centro del gruppo Roma nello spazio di una giornata. Manolas invece sembra qui da una vita, proprio mentre Benatia fa la panchina nel Bayern: «Ma lui è il passato. Il futuro sono io, lavoro duro per la Roma e sono qui per fare una grande stagione», dice il greco, sicuro davanti ai microfoni tanto quanto contro un attaccante. «Dico grazie a Garcia — ancora l’ex Olympiacos —, ora testa al Cska, contro il quale ho già giocato». E magari lo sarà un po’ di più con Castan a disposizione, che a fine primo tempo ha confessato: «Ho avuto un po’ di paura per il dolore, ma non è niente di grave». Garcia tira un sospira di sollievo: «L’ho tolto per precauzione». Ma un motivo per sorridere il brasiliano ce l’ha comunque: il dopo Benatia è (anche) lui. Perché proprio dal marocchino ha ereditato il ruolo di «capitano degli altri», il terzo in ordine dopo Totti e De Rossi. Un riferimento per la Roma, molto più del Cole visto ieri. Ma alla fine esulta pure l’inglese: «Bello vincere in questa atmosfera», dice sui 3 mila tifosi a Empoli. Per crescere (forse) c’è tempo. Ma l’attesa è più dolce, con zero gol incassati in due partite.
sabato 13 settembre 2014
SCOMMESSE: LA BOLLETTA INTELLIGENTE
Salernitana - Aversa Normanna
Esito finale 1X2
1
1.65
Esito finale 1X2
1
1.30
Under and over 2,5
Under
1.60
Doppia chance in
1X *
1.13
Goal/no goal
Goal
1.55
Goal/no goal
Goal
1.75
Under and over 2,5
Over
1.73
Under and over 2,5
Under
1.85
Esito finale 1X2
1
1.35
Goal/no goal
Goal
1.70
Doppia chance in
1X
1.31
Numero avvenimenti
11
Quota Totale
101.22
Importo scommessa
€
Possibile vincita
€ 271,28
Di cui Bonus
€ 68,84
TOCCA A FLORENZI ?
Garcia è intenzionato a riproporre la stessa linea difensiva che ha battuto la Fiorentina nel debutto all'Olimpico. Con De Sanctis, spazio a Torosidis e Cole (in vantaggio su Holebas) sugli esterni, insieme alla coppia centrale composta da Astori e Manolas. Pochi dubbi a centrocampo, affidato a De Rossi (squalificato anche lui nella prima europea), Pjanic e Nainggolan, ma compito più arduo per la composizione del tridente d'attacco. Garcia potrebbe aprire l'alternanza tra Totti e Destro. L'unica conferma rispetto alla gara dei viola potrebbe essere Iturbe, mentre per l'ultimo posto disponibile Florenzi favorito su Ljajic e Gervinho. L'ivoriano è già pronto, ma insieme a Keita è stato l'ultimo nel raggiungere Trigoria dopo gli impegni della nazionale.(www.romanews.eu)
venerdì 12 settembre 2014
RABIOT : SVOLTA !
Come anticipato nell'ultima finestra di mercato, Rabiot sarà un calciatore della Roma. L'ultimo, fallimentare, tentativo del Psg per il rinnovo contrattuale, a 3 milioni lordi, ha chiuso una vicenda di mercato che ha appassionato gli operatori del settore. La prossima settimana Sabatini dovrebbe incontrarsi con i dirigenti parigini per intavolare la trattativa relativa al trasferimento del gioiellino francese nella capitale. Il calciatore, intanto, ha rifiutato varie destinazioni (Arsenal e Juventus su tutte).
Cole : quante bugie...
Un tormentone che si è diffuso, in modo incontrollato, nel web e in radio: Ashely Cole via a gennaio. Nulla di più falso; il calciatore inglese si è ambientato benissimo a Roma ed ha legato subito con i nuovi compagni. Ha la stima e la fiducia, incondizionata, del tecnico francese che muore dalla voglia di schierarlo insieme a Maicon per (sulla carta) formare la coppia di esterni più forti del campionato. La Major Soccer League può aspettare...
giovedì 11 settembre 2014
SABATINI SHOW PART II
Come si spiega che chi haperso trattative di mercato accusa la Roma di strapagare i giocatori o con manovre particolari?
“E’ uno strumento di difesa grossolano, la Roma paga i giocatori quel che valgono. Divido i calciatori in tre prezzi: c’è prezzo iniziale da 0 a 4, intermedio da 4 a 12 e finale da 12 a 61. So come fare, quando pago un calciatore lo pago il giusto, poi qualcuno racconta che ho preso Bastos a 5 milioni. Bastos è venuto con un prestito pagato che avrebbe calmierato lo stipendio, operazione ridicola dal punto di vista economico. Qualcuno si attiva per dire che strapaghiamo i giocatori, la Roma paga il giusto, a volte meno”.
Si è detto che non avrebbe lasciata libera la casella dell’extracomunitario. Scelta ponderata?
“Ho preferito fare questo tipo di scelta. Il mercato ha consentito di tenere libera una piazza, che potrebbe essere decisiva per rinforzare la squadra, qualora sia necessario. Vivo di illusioni, oltre che di inquietudine”.
Questa Roma è più forte della Juventus?
“Ha detto una cosa Garcia: la Juventus è quella dell’anno scorso con qualche acquisto. Non possiamo pensare che si sia indebolita. Abbiamo fatto scelte che ci consentono di abbassare il gap che non è di 17 punti, nelle ultime partite abbiamo fatto scelte diverse e mollato un pochettino. Il gap non sarebbe stato così profondo, ma sarebbe sbagliato non valutare che la Juventus ha fatto 102 punti”.
Se Benatia vale 61, quanto vale Strootman? Che voto si darebbe?
“Benatia valeva 60 nel momento in cui parlavo di quel prezzo, parlavo del monolite Benatia, tenuto in piedi da un fuoco sacro che assemblato alle sue qualità tecniche ne ha fatto un giocatore straordinario. Il Benatia ceduto a 28+4 era il simulacro. Il calcio è fatto di situazioni contingenti, il Benatia di maggio nella mia testa pensavo di ripristinarlo alla normalità. Quando si facevano i cartelli si scriveva astenersi perdigiorno, ma era un mio reale convincimento che il giocatore valesse 61 milioni. Il monolite si è disgregato per convincimenti e desideri, mi sono limitato a vendere un ottimo giocatore e un ottimo difensore può essere venduto a questa cifra. Strootman non vale molto, non è sul mercato. Si comincia a parlare di valutazione quando il giocatore è sul mercato, non abbiamo ascoltato offerte. I prezzi sono fatti dagli spifferi e poi si arriva magicamente a pensare aun prezzo. Non sto pensando a un prezzo di Kevin, sarà il nostro acquisto di gennaio, quando troverà la massima condizione. Io devo fare i conti col mio stato d’animo, il voto me lo darò quando vedrò la squadra dentro al campo vincere le partite o quantomeno volerle vincere. La Roma deve essere altamente competitiva”.
SABATINI SHOW
Si è chiuso da poco il mercato, si parla di Kevin Strootman. Sarà il primo vero acquisto in corsa?
“Certamente, un grandissimo acquisto. L’abbiamo perso e la cosa ha creato molto imbarazzo. Per il resto è un mercato che non stiamo facendo noi, lo fanno gli altri, risponde a qualche desiderio di altre società. Il nostro desiderio è quello di trattenere Kevin, un punto di forza. Accende la grande speranza di poterlo rivedere, e lo vedremo con tutte le sue prerogative, lui ha recitato un ruolo esemplare”
A che punto è nella testa di Sabatini la costruzione della squadra definitiva?
“La mia testa la cerco tutti i giorni, a volte non ci riesco. Sono sempre dentro una dimensione di inquietudine permanente, non sono mai totalmente sereno, soddisfatto. Certamente sono sicuro che questa squadra possa essere competitiva. Questo non tacita la mia inquietudine, la voglia di capire, di vedere cosa si può fare. È la mia prerogativa, alla quale fatico a rinunciare. Questo mi dà la forza di cercare, combattere, fare, ficcare il naso in faccende altrui. Sarà sempre così per me”.
Quanto siete vicini a Rabiot?
“E’ un giocatore eccezionale, che ha bruciato le tappe. Non possiamo non seguirlo, sarebbe una defaillance, ci piace moltissimo. È un calciatore che vorremmo e tratteremo attraverso una linearità di comportamenti, non aspetteremo una soluzione di acquisizione a parametro zero. Non vogliamo fare queste cose per scelta strategica, ricorderete che avremmo potuto acquisire un ragazzo fortissimo come Sanabria, ma l’abbiamo preso in accordo col Barcellona. Se avremo il privilegio e la voglia di portare un discorso per Rabiot lo faremo col PSG. Ma credo che sarà difficile, la situazione contrattuale è nota”.
Cosa le ha dato più fastidio del caso Benatia?
“Il presidente è stato esaustivo e tombale nel definire la situazione. C’è anche una piccola novità che riguarda il Bayern Monaco, che ci ha fatto sapere che gradirebbe la fine di questo conciliabolo pubblico. Potrei aggiungere qualcosa, credo di doverlo fare per restituire una quota di verità. Benatia ha cercato di fare bene alcune cose, poi è scivolato, ma i presupposti sono stati buoni. Quando l’ho cercato, lui aveva un’offerta da una squadra italiana molto superiore alla nostra, ma ha accettato la nostra in maniera rocambolesca, lo ha fatto valutando la forza che gli avrebbe conferito questa squadra, rinunciando a dei soldi. Dopodiché ha ricevuto sollecitazioni esterne a gennaio e si è presentato dicendo di avere offerte importante e che sarebbe voluto rimanere alla Roma a certe condizioni, che se non si fossero concretizzate lo avrebbero fatto sentire offeso e deluso dalla Roma, come se io chiedessi di più per una buona campagna acquisti. Gli abbiamo detto che quei soldi la Roma non poteva e non voleva darglieli, ma che gli avremmo adeguato il contratto rispetto ai soldi persi sulla scelta. L’offerta di giugno è stata intercettata da me e mandai Beccaccioli a Charles de Gaulle per la firma. La vicenda di gennaio è tutta da provare, perché l’offerta era più supposta che reale. Gli abbiamo proposto un adeguamento consistente e abbiamo sperato di tenerlo con noi fino a maggio e oltre, a maggio comunicai e dissi che il prezzo di Benatia sarebbe stato di 61 milioni perché facevo riferimento al monolite Benatia, che aveva dato e avuto. Il prezzo che ho realizzato e per cui posso essere contestato è relativo al simulacro di Benatia, che non aveva forza, voglia e determinazione per essere il calciatore che abbiamo ammirato. Non aggiungo altro perché dal Bayern ci arrivano messaggi che ci chiedono di cessare questa cosa, che non dipende da noi perché abbiamo subito comunicazioni di questo ragazzo che ha dato verità cangianti. Ora bisogna piantarla, Pallotta ha risposto in modo esaustivo”.
Strootman è incedibile?
“Certo che è incedibile, ma bisogna contestualizzare e con questo non dico che è in vendita. Riceverà delle offerte, lo proteggeremo e lo difenderemo, ma non so quello che succederà. Per ora ce lo godiamo anche da infortunato, è la sua idea che ci dà la forza, ha determinato un cambio di strategie di gioco, ci ha aiutato molto e ha aiutato molto i compagni. Non pensiamo minimamente di cederlo, aspettiamo che torni ad avere una condizione accettabile, dobbiamo avere pazienza ma lo aspetteremo, è determinante”.
Qual è la situazione di Maicon?
“Sono costretto a fare un piccolo preambolo. Maicon, per venire alla Roma, ha rifiutato una cifra incommensurabile che ha lasciato per strada al Manchester City, accettando un’offerta modesta della Roma rispetto al suo valore. Quando leggo che Maicon fa il furbetto per questioni economiche inorridisco, per venire qui ha lasciato tanti di quei soldi che difficilmente un professionista lascia. Gli dobbiamo rispetto, c’è una Roma con e una senza di lui. Ognuno di noi vive tre vite, quella pubblica, quella privata e quella segreta, lasciamogli fare due cosine come vuole lui, posto che lavori in allenamento. L’anno scorso ha giocato 28 partite di grandissimo livello, spesso è andato in campo prendendo antidolorifici, ha giocato in condizioni disastrose, ma ha voluto farlo per la Roma. Sto parlando di un campione in attività, trattiamolo con la dignità che merita. Sta bene, ha giocato contro la Colombia e ha fatto una partita rilevante”.
Sul mercato c’è stato qualcosa che si voleva fare e non è stato possibile?
“Alla fine della campagna acquisti non sono mai totalmente sereno. Dopo un effetto ritardato qualche dubbio mi viene sempre in mente. Rudi Garcia è contento, siamo competitivi. Avevo detto in sede di presentazione che avrei voluto dotare la squadra di ruoli raddoppiati e a volte triplicati, tutto questo siamo riusciti a farlo. Ora ci aspettiamo dalla squadra la forza, la voglia, la convinzione di essere grande. E in parte lo stanno dimostrando, siamo stati pervasi dal dubbio dopo le amichevoli, ma la partita con la Fiorentina ha sgomberato il campo dalle ipotesi, la squadra per 60 minuti ha giocato il calcio dei migliori momenti dell’anno scorso”.
Ha venduto alcuni giocatori come Lamela e Dodô per richiesta della società o per quale altro motivo?
“Quando finisce una campagna acquisti, il saldo emotivo per me è sempre molto negativo, in ogni caso. Siamo costretti, sono costretto a fare delle scelte che mi addolorano, unitamente anche a situazioni che il calcio propone, si creano situazioni di notevole sofferenza. Sono due calciatori fortissimi, ci metto anche Marquinhos, ma sono state scelte obbligate, ma ogni caso è un caso a sé. Dodô è stato venduto, ma non mi aggredite, perché ho avuto la convinzione che il ragazzo non avrebbe potuto crescere in questo ambiente che lo ha sempre bastonato. Non siete responsabili della cessione di Dodô, ma ho dovuto tenere conto anche di questo aspetto. Ho fatto una scelta molto impegnativa per me, ma credo di essere stato equo nei suoi confronti. Magari ora prenderà anche qualche 7 in pagella, qui non è mai successo, qui prendeva 6 striminziti quando la squadra vinceva 6-0. Forse succedeva perché ho imprudentemente detto che sarebbe stato un campione. È stato ceduto prevalentemente per salvargli la vita. Gli altri sono stati ceduti per motivazioni economiche e tecnico-tattiche”.
È sorpreso dalle polemiche su Lotito? Si riconosce nel fastidio espresso da De Rossi?
“Ovviamente mi inquita un po’ parlare di Lotito, da romantico non posso dimenticare che è stato il mio presidente. Da lui pretenderei che non dica che qualcuno non può parlare perché dipendente, i dipendenti parlano a condizione che rispettino tutti. Quando parla De Rossi sarà meglio che tutti lo ascoltano, non dice cose banali e non è stato offensivo. Il suo presenzialismo? È anche divertente, lo fa in contrapposizione con i tifosi della Lazio, ha titolo per farlo”.
Lei parlò apertamente di scudetto, Garcia invece è stato più prudente, dipende dalla difesa? Si è pentito definendo Menestrello il procuratore di Benatia?
“Sono stato generoso . Garcia non mi ha contraddetto, divertendo i tifosi si vince il titolo. Dissi che una squadra che fa 85 punti e che tende a migliorare deve necessariamente pensare allo scudetto. Confermo questo, la squadra ha tutti i requisiti per lottare per lo scudetto, ma non trascuro che tutte le società si sono rinforzate, facendo scelte oculate. Dimenticherò qualcuno, ma l’Inter l’ha fatto, i giorni del condor del Milan hanno portato tre giocatori di grande livello come Torres, van Ginkel e Bonaventura, non è simpatico che dica che anche la Lazio ha fatto scelte intelligenti, la Fiorentina resta in lizza e naturalmente anche il Napoli, in depressione dopo l’eliminazione, resta forte. Giocheremo per vincere lo scudetto, dovremo farlo”.
Ci può dare una definizione per Iturbe? Lei rinuncerebbe a un mese di sigarette per lo scudetto?
“No, suggeritemi una cosa alternativa. Un uomo può rinunciare a cose più importanti del fumo. La sigaretta sarebbe celebrativa. Iturbe? È un giocatore fortissimo, non lo sa tanto bene, ha avuto un approccio difficoltoso perché ha correttamente cercato di capire i compagni e i movimenti lasciando da parte l’istinto, troverà la sintesi tra essere parte di un meccanismo e intraprendere i suoi attacchi alla profondità come istinto gli suggerisce”.
La Roma ha mai pensato di cedere Destro?
“Il mercato va sempre ascoltato, ho ascoltato anche quello che girava intorno a Destro, mi serve anche come parametro per capire come vengono pensati i nostri calciatori. Ho avuto incontri riferiti a Destro, ma in cuor mio non c’era idea di venderlo. Se mi chiedete come lo valuto io, lo considero un grande centravanti, capisco che in questo momento viva una situazione equivoca perché altri giocatori lo stanno superando ma sappiamo chi è Destro, farà molto bene. Non nego di aver ascoltato delle offerta, fatto salvo che nella mia testa c’era di non venderlo. È anche vanita, mi piace poter dire no a grandi offerte”.
IL PANINO NERO !
TOKYO - Si chiamano Kuro Diamond e Kuro Pearl e sono i nuovi hamburger lanciati in Giappone da Burger King. La curiosità? Sono neri, dal pane fino al formaggio. All'apparenza potrebbe semplicemente sembrare un hamburger bruciacchiato, o caduto in qualche liquido strano. In realtà è frutto della fantasia dei giapponesi che hanno dato una svolta "black" ai loro panini.
Il panino e il formaggio sono colorati di nero dal "carbone di bambù", mentre la salsa d'aglio deve il suo colore al "nero di seppia". Non resta che attenderli anche in Europa e provarli. (www.ilmattino.it)
mercoledì 10 settembre 2014
Lotito fermato all'aeroporto: voleva passare con 4 litri d'acqua
(www.romanews.eu) A far ritorno a Roma, sullo stesso charter, sono Daniele De Rossi e Claudio Lotito, separati in casa (azzurra) per l'invadenza del secondo, e il fastidio del primo. Il presidente della Lazio - scrive Il Messaggero (U. Trani) - persino all'aeroporto di Oslo ha fatto il solito teatrino. Avrebbe voluto passare i controlli di sicurezza con 3 bottiglie da 1 litro e mezzo di acqua Uliveto (sponsor azzurro). Ovviamente fermato. E, rimproverato, ha continuato a bere bloccando il passaggio degli altri passeggeri. Infine al gate, ha preteso la restituzione delle bottiglie.
martedì 9 settembre 2014
CASO CHIUSO
Maicon è già a disposizione del tecnico Garcia. La "chiacchierata" di ieri ha consegnato al tecnico francese un calciatore pronto e motivato a scendere in campo già sabato (ore 18:00, seconda giornata di campionato contro l'Empoli). L'intenzione dell'allenatore giallorosso dovrebbe essere quella di concedergli dei minuti in campionato per schierarlo, poi, titolare nella prima gara della Champions. Maicon è tornato !
MANGIANTE : " BENATIA ? MI HANNO DETTO CHE..."
Angelo Mangiante (Rete Sport): “Le parole di Benatia mi ricordano quando Cassano, andando al Real Madrid, non spese nemmeno una parola nei confronti di Franco Sensi che gli diede la possibilità di andare a giocare nel Club più blasonato al mondo. Benatia raccoglierà quello che ha seminato. Un dirigente della Roma mi ha confermato che nell’ultimo giorno a Trigoria non ha salutato nessuno, tranne qualche compagno. Dal punto di vista tecnico è un difensore molto forte, come persona lascia a desiderare”.
lunedì 8 settembre 2014
Maicon all’esame Garcia
ROMA CALCIO NOTIZIE (Leggo, F. Balzani)
– Bocciato dal Brasile, sotto esame con la Roma. Alle 12,40 Maicon
sbarcherà a Fiumicino e con sé dovrà portare una valigia di
giustificazioni per spiegare ai dirigenti giallorossi cosa è accaduto a
Miami dove la Federcalcio brasiliana gli ha dato il benservito
allontanandolo per sempre dalla Seleçao. «Problema interno », il motivo
ufficiale. «Atteggiamento gravemente indisciplinato», quello che
raccontano i media brasiliani riferendosi alla notte tra domenica e
lunedì. Maicon era atteso alle 20 alla cena della squadra, si è
presentato 11 ore dopo scatenando la rabbia di Dunga e una violenta
discussione con Rinaldi, nuovo coordinatore delle nazionali verdeoro che
aveva già avuto problemi col romanista in passato. «Se finisse fuori la
verità potrebbe pregiudicare la sua carriera per sempre. Maicon è un
padre di famiglia, ha una dignità da difendere», ha detto invece Mario
Sergio ex allenatore del San Paolo e amico di Dunga.
Finora però la verità su quella notte non la conosce neanche la Roma che oggi pretenderà di sapere i motivi dell’espulsione. Maicon è atteso a Trigoria nel pomeriggio per parlare sia con i dirigenti sia con Garcia che avrà il delicato compito di recuperare mentalmente un giocatore rilevatosi fondamentale lo scorso anno. Il tecnico dovrà capire se Maicon ha ancora gli stimoli giusti, se se la sente di intraprendere una stagione intensa come quella che attende la Roma. I 90’ giocati con la Colombia giustificherebbero un suo impiego già sabato con l’Empoli, ma Garcia è disposto ad attendere. I dubbi sulle condizioni dell’ex-interista sono stati alimentati anche dalla sorella del terzino: «Mio fratello ha seri problemi fisici e personali». Se fosse vero la Roma sarebbe costretta a tornare sul mercato a gennaio (Darmian primo obiettivo) arrangiandosi con Torosidis e Mbiwa in questi 4 mesi. A quel punto non sarebbe da escludere un divorzio clamoroso con Maicon che appena 2 mesi fa aveva battuto cassa pretendendo un adeguamento contrattuale.
Finora però la verità su quella notte non la conosce neanche la Roma che oggi pretenderà di sapere i motivi dell’espulsione. Maicon è atteso a Trigoria nel pomeriggio per parlare sia con i dirigenti sia con Garcia che avrà il delicato compito di recuperare mentalmente un giocatore rilevatosi fondamentale lo scorso anno. Il tecnico dovrà capire se Maicon ha ancora gli stimoli giusti, se se la sente di intraprendere una stagione intensa come quella che attende la Roma. I 90’ giocati con la Colombia giustificherebbero un suo impiego già sabato con l’Empoli, ma Garcia è disposto ad attendere. I dubbi sulle condizioni dell’ex-interista sono stati alimentati anche dalla sorella del terzino: «Mio fratello ha seri problemi fisici e personali». Se fosse vero la Roma sarebbe costretta a tornare sul mercato a gennaio (Darmian primo obiettivo) arrangiandosi con Torosidis e Mbiwa in questi 4 mesi. A quel punto non sarebbe da escludere un divorzio clamoroso con Maicon che appena 2 mesi fa aveva battuto cassa pretendendo un adeguamento contrattuale.
Ritardo e lite, così hanno silurato Maicon
-Il Tempo (Serafini)- Fuori dalla Seleçao, atteso dalla Roma. Saranno ore importanti quelle che seguiranno lo sbarco di Maicon nella capitale, previsto oggi all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 13.
Il duro comunicato della
federazione brasiliana, che ha detto addio al giocatore ha causa di
apparenti motivi disciplinari, verrà finalmente arricchito di
particolari a Trigoria dal diretto interessato. Non è stata raccontata
ancora tutta la verità. La Roma, infatti, ha provato a contattare la
federazione brasiliana più volte da domenica sera senza ricevere però
risposta. E la cosa, ovviamente, non ha fatto piacere, così come la
maniera «pubblica» di gestire il caso. A Miami Maicon ha giocato 90’
contro la Colombia e poi, come un fulmine a ciel sereno, la
comunicazione dell’espulsione dal ritiro e del conseguente ritorno in
Italia. Tutto a firma di Gilmar Rinaldi, coordinatore tecnico di tutte
le nazionali brasiliane, insignito della nuova carica dopo il disastro
Mondiale.
Un nome ben conosciuto a
Trigoria e dallo stesso Maicon, per vecchie storie mai risolte. Dagli
Stati Uniti cominciano a trapelare voci sull’episodio che ha interrotto
il rapporto del terzino con la nazionale. Causa dello scontro un
importante ritardo sul rientro in hotel dopo una giornata di riposo
concessa: il terzino romanista insieme ad altri compagni avrebbe violato
di molto il limite d’orario programmato dal ct Dunga alle 20,
scatenando poi una lite furibonda proprio con Rinaldi. I toni si sono
accesi e pare che si sia arrivati anche alle mani. Un fatto definito
inaccettabile dalla federazione e che ha punito Maicon con la pena più
grave.
Durante l’esperienza
all’Inter, Maicon si era già scontrato con Rinaldi, in quel periodo
procuratore, tra gli altri, di Adriano e Simplicio. Un diverbio nato
durante la battaglia legale tra il manager e l’ex attaccante romanista
in cui il difensore aveva partecipato da testimone in favore del suo
collega. Rinaldi poi non ha lasciato un buon ricordo nemmeno dentro
Trigoria, dove si è scontrato con Sabatini in occasione dell’addio di
Simplicio dalla capitale. Ora il ds è ansioso di parlare in fretta con
Maicon, più che altro per valutare quanto l’episodio abbia scosso
psicologicamente il ragazzo. Il rischio di riabbracciare un giocatore
(ritenuto fondamentale da Garcia e dallo spogliatoio) demotivato e
arrabbiato non era stato calcolato. Per di più a pochi giorni dalla
chiusura del mercato.’
FINTO STUPRO, TRA REALTA' E LEGGENDA...
Sono tante le teorie che ruotano intorno all'allontanamento improvviso di Maicon dalla nazionale brasiliana. Si parla di notti brave e di cene , ma in Brasile hanno una ricostruzione di quanto successo anche più fantasiosa. Dietro l'addio del giocatore della Roma al Brasile ci sarebbe infatti uno scherzo molto cattivo che Maicon avrebbe fatto al compagno Elias dopo che i due, con Oscar, erano usciti la sera prima per andare in discoteca.
VIOLENTATO - Elias, quella sera, avrebbe alzato un po' troppo il gomito, causando problemi ai compagni, così secondo Olè
Maicon avrebbe deciso di fargliela pagare. Presi nella cucina
dell'albergo pepe e latte in polvere, Maicon avrebbe cosparso il primo
ingrediente sul sedere di Elias ed il secondo sui suoi indumenti: al
risveglio, Maicon avrebbe raccontato all'amico che era stato violentato
da quattro uomini (ecco il motivo del bruciore al sedere e delle macchie
bianche sui suoi vestiti). Elias, distrutto, si sarebbe recato alla
polizia, fin quando il romanista non avrebbe confessato il misfatto.
Tutto vero? Noi ne dubitiamo un po'. (www.calcionews24)
FUMATA NERA !
Come anticipato nel corso dell'ultimo calciomercato, la Roma si era fortemente interessata all'ex attaccante del Villareal Nilmar. Sabatini avrebbe voluto aggiungere alla rosa un calciatore rapido, in grado di sostituire, nel mese della Coppa d'Africa, l'ivoriano Gervinho. Nulla da fare, probabilmente la richiesta di un ingaggio troppo alto e le poco convincenti condizioni fisiche hanno fatto saltare l'operazione. A gennaio il club di Trigoria proverà a pizzare altrove Borriello, continuando la ricerca di un attaccante utile alla causa giallorossa...
domenica 7 settembre 2014
IL FUTURO DI STROOTMAN E RABIOT....
In Inghilterra ne sono sicuri : Strootman (a gennaio) sarà un giocatore del Manchester United. La notizia ha fatto il giro delle radio ma, ufficialmente, della "clamorosa" offerta da 40 milioni non c'è traccia a Trigoria...Anzi, il calciatore (che continua senza intoppi la fase di recupero) viene considerato incedibile e un pilastro della squadra giallorossa. Sempre in Inghilterra, si parla (e si scrive) del futuro di Adrien Rabiot; il gioiellino francese, secondo il “Daily Express”, si trasferirà all'Arsenal o al Chelsea nella prossima finestra di mercato. Anche questa ipotesi, francamente, risulta piuttoso fantasiosa: il calciatore, infatti, non ha nessuna intenzione di trasferirsi in Premier League e si è promesso alla Roma dove troverebbe un tecnico che stima moltissimo, in grado di completare il processo di crescita di questo talento purissimo.
sabato 6 settembre 2014
IL CURIOSO CASO DI MAICON...
Desaparecido con la Roma, dove non ha giocato neanche un secondo in questa nuova stagione, il terzino brasiliano ha giocato tutti i 90 minuti con la maglia del Brasile nel match vinto 1-0 (gol di Neymar) dai verdeoro contro la Colombia. I tifosi non l'hanno presa benissimo...Il calciatore, comunque, farà oggi rientro nella capitale per poi esordire, probabilmente, in Champions League il 17 settembre.
venerdì 5 settembre 2014
RABIOT : RIFIUTO E...
Come avevamo anticipato alcuni giorni fa, Adiren Rabiot ha rifiutato di firmare il rinnovo con il Paris Saint-Germain. Il giocatore si è promesso ai giallorossi e non intende prendere in considerazione altre destinazioni (nulla da fare, dunque, per Arsenal e Juventus...), convinto che Roma, dove lo aspetta a braccia aperte Garcia, sia la piazza giusta per la sua definitiva esplosione. Sabatini non vuole forzare la mano, né intende "rovinare" i rapporti eccellenti tra i due clubs. Si lavorerà, dunque, per trovare una soluzione che possa accontentare tutte le parti coinvolte in questa operazione. A gennaio, senza più alcun dubbio, Adrien Rabiot sarà un calciatore di Garcia.
giovedì 4 settembre 2014
Oggi il primo «sì» I numeri dell’intesa
-Il Tempo, di F.Magliaro -
Ci siamo, oggi è il gran giorno. Nel pomeriggio – la riunione è convocata per le 17 – la Giunta capitolina approverà la delibera che riconosce l’interesse pubblico nella costruzione del nuovo Stadio di Tor di Valle.
Ieri pomeriggio, l’assessore all’Urbanistica, Caudo, ha incontrato i consiglieri di opposizione per illustrare il programma dell’opera. Anche qui – come per l’assemblea del Pd romano di martedì a tener banco i soliti temi.
A cominciare dal nodo sulla proprietà dell’impianto. «Da tifoso mi preoccupa il fatto che la Roma non sarà proprietaria dell’impianto», dice Marco Pomarici (Ncd); «Smettiamo di chiamarlo “Stadio della Roma” perché non lo è», aggiunge Mino Dinoi (Cantiere Italia). Riguardo le opere pubbliche da fare e interesse pubblico «per Forza Italia – dice Davide Bordoni – risolti i problemi di cui sopra, è un’opera importante». Gli fa eco Fabrizio Ghera (Fratelli d’Italia): «Al netto dei problemi, può essere un ottimo volano per l’economia della città».
«Lo stadio lo vogliamo tutti – afferma l’ex sindaco, Alemanno – ma, al di là dei problemi infrastrutturali, dovrà essere prodotto un conto economico chiaro per evitare il rischio speculazioni». Infine, Giordano Tredicine (PdL): «Le condizioni per ora emerse mi sembrano positive, ma la delibera deve passare in Assemblea capitolina e avrei gradito poter vedere anche il progetto integrativo presentato dopo l’incontro di New York». Insomma, quasi più unanimità nel centrodestra che nella maggioranza di centrosinistra. Durante l’incontro, l’assessore Caudo ha consegnato ai consiglieri una nota riassuntiva che chiarisce alcuni dettagli delle opere, soprattutto da un punto di vista economico.
«Le condizioni poste per il riconoscimento dell’interesse pubblico sono: riduzione dell’impatto per trasporto e mobilità; contestuale realizzazione delle opere pubbliche essenziali che devono assicurare la piena funzionalità al momento della prima utilizzazione dello Stadio; legame di strumentalità fra Stadio e As Roma; coinvolgimento delle realtà imprenditoriali locali», si legge nel documento. Che prosegue con l’analisi delle opere infrastrutturali richieste dal Campidoglio e i loro costi. Primo: la metro. Costo di 50,45 milioni di euro per prolungare con uno scambio la linea B da Magliana a Tor di Valle; 7,5 milioni di euro per costruire il ponte ciclo-pedonale sul Tevere dalla stazione Magliana della ferrovia Orte-Fiumicino. L’adeguamento della via del Mare e via Ostiense («fino al raccordo con il GRA come da proposta presentata») costerà 38,6 milioni di euro. Saranno 93,7, invece, i milioni di euro che si stimano come costi per realizzare un nuovo tratto di viabilità fra l’autostrada Roma-Fiumicino e la via Ostiense/via del Mare, con un nuovo ponte sul Tevere compreso lo svincolo di connessione con la Roma-Fiumicino. Per le opere idrogeologiche, la spesa sarà di 5 milioni. Totale, 195 milioni che portano, quindi, il costo totale delle opere di urbanizzazione ai famosi 320 milioni di euro, invece che ai 270 inizialmente previsti. Di questi 320, 125 milioni (e non più 50) sono «coperti» dal proponente. Il resto verrà «pagato» con cubature pari a 977.020 metri cubi, invece del milione e 78mila inizialmente richiesto.
Ultima annotazione, è quella che riguarda le altre prescrizioni. La prima delle quali è il parco sul Tevere inizialmente solo «una striscia marginale», dato che l’«area disegnata a verde non faceva parte della proposta». Dopo New York, il parco sarà di 34 ettari e – seconda annotazione – sarà totalmente coperto con un sistema di videosorveglianza di ultima generazione installato e mantenuto dal proponente.
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